Nelle 5 unità immobiliari abbiamo sviluppato progetti di housing sociale temporaneo in risposta al bisogno di persone che necessitano di un accompagnamento all’acquisizione o riacquisizione dell’autonomia abitativa, in uscita da percorsi di marginalità socio-economica, o persone con esigenze abitative temporanee che non riescono ad accedere al mercato privato.
Obiettivo nella gestione dei 5 appartamenti è innescare meccanismi agili nella risposta ai bisogni abitativi.
Per fare questo si è ipotizzato un uso degli alloggi con caratteristiche di permanenza differenti, nello specifico:
- Un appartamento sarà destinato a nuclei familiari individuati e segnalati dai servizi sociali territoriali
- Due appartamenti saranno destinati a nuclei familiari in stato di bisogno abitativo per i quali si ipotizza una permanenza media di 12/18 mesi per consentire di porre le basi per un progetto di riacquisizione delle autonomie dei nuclei stessi.
- Due appartamenti saranno caratterizzati da un elevato turn over, definiti “Albergo Sociale”, rappresentano la sperimentazione di una risposta diversa all’emergenza abitativa.
Nell’esperienza maturata all’interno di Ruben, spesso le necessità dei nuclei risiedono nella possibilità di una risposta rapida e di breve durata. Si tratta di offrire una soluzione cuscinetto per tutte quelle situazioni che hanno già individuato altri percorsi ma necessitano di un tempo più lungo per passare dalla precedente situazione a quella successiva (es. dopo uno sfratto si individuano soluzioni abitative più sostenibili, ma spesso le tempistiche non combaciano tra l’uscita da un alloggio e l’ingresso in quello successivo).
Per garantire la massima fluidità dei turn over nei due Alberghi Sociali, rispetto alle utenze, queste saranno intestate, non agli inquilini, ma alle organizzazioni. Al fine di non gravare ulteriormente sulla capacità economica dei nuclei.
Tutti gli alloggi vedranno l’applicazione di un canone di locazione inferiore alla media dei progetti di housing sociale analoghi. Il canone medio si attesta su 52euro/mq annui.
La possibilità di applicare tale canone risiede nel grande lavoro e sforzo che si è messo in campo attraverso il contributo di risorse e interlocutori differenti.
L’individuazione dei nuclei assegnatari avverrà attraverso il lavoro dell’equipe composta dagli operatori di Spazio Aperto Servizi e il gruppo volontari dell’associazione Volontari di Ruben.
Si individueranno le situazioni di fragilità ripartite tra coloro che necessitano per le loro condizioni di un periodo più ampio di progettualità per riavviarsi nelle proprie autonomie, per i quali la risorsa è rappresentata dai due appartamenti nei quali la permanenza è prevista per 12/18 mesi.
Le situazioni di vulnerabilità, per le quali si prevede invece l’offerta di una soluzione cuscinetto di breve durata, saranno destinate ai due appartamenti «Albergo Sociale».
I nuclei selezionati saranno accompagnati in tutte le fasi iniziali di ingresso nei domicili, verrà costruito insieme a loro un progetto d’intervento che tenda al recupero delle proprie risorse e competenze, saranno quindi supportati in tutto il processo successivo. Giambellino 143 è la prima rete di adozione territoriale generata da “Progetto ripartenze” ed è la prova di come un’ottica imprenditoriale proattiva possa produrre nel sociale progetti di grande impatto senza gravare sulle finanze pubbliche.