Domenica abbiamo fornito il pranzo di Pasqua a 293 persone di cui 87 bambini!
Una splendida domenica di sole iniziata alle ore 6.00 per lo staff di cucina e alle ore 9.00 per staff della Fondazione e volontari dell’Ass. Volontari di Ruben, una domenica caratterizzata dalla forte motivazione di tutte le persone impegnate nel portare un poco di serenità e “normalità” in un momento di festa che per i nostri commensali ha spesso il sapore amaro della rinuncia e che oggi, nel pieno di una crisi che ha travolto le persone e le famiglie più fragili, rischia di essere appesantito dalla prospettiva di un futuro ancora più incerto e duro.
Un passaggio del comunicato del nostro AD Giuseppe Orsi, evocativo di una speranza che non solo nutriamo fortemente ma che stiamo, come sempre, traducendo in un progetto innovativo, ha centrato il senso della nostra presenza “abbiamo deciso di esserci anche il giorno della Santa Pasqua. Giorno in cui la rievocazione della Risurrezione di Cristo dalla Morte trasmette a tutti, Cristiani e no, il messaggio che il Bene vince sul male, che dopo le difficoltà, anche durissime, c’è per tutti la speranza di risorgere e che quindi, dopo questa pandemia ci sarà per tutti una possibilità di ripartenza.”
Questa possibilità di ripartenza, Domenica, è stata testimoniata dalla nostra presenza e dalla risposta dei nostri commensali che hanno deciso di condividere con noi questo breve momento di ritiro del pranzo, di saluto e di scambio di auguri. Questa è l’essenza del nostro progetto, generare momenti di incontro che coniugano il supporto attraverso l’offerta del pranzo, necessario in momenti di difficoltà delle persone e delle famiglie, con la dimensione relazionale e la presenza, quella certa dei luoghi e delle persone su cui sai poter contare. Domenica è successo questo, un incontro necessario dal forte valore simbolico che ha coinvolto tutti in un clima che non fatichiamo a definire di comunità.
Quasi trecento persone hanno ritirato presso Ruben un menù cucinato, dall’antipasto al dolce, adeguato alla festività e completato da una piccola colomba per tutti i commensali e da un uovo di Pasqua per i circa 90 bambini. Un ritiro avvenuto in un clima festoso, se pur di rigoroso rispetto di tutte le norme e le misure di prevenzione che adottiamo tutte le sere, che ha donato a tutti, noi compresi, un bel momento che non fa dimenticare il terribile periodo che stiamo attraversando ma offre quel poco di serenità di cui abbiamo bisogno per riuscire ad intravedere quella possibilità di ripartenza.
A Ruben non abbiamo mai preteso e non ci aspettiamo mai un grazie per quello che facciamo, spesso i sentimenti di gratitudine e riconoscimento prendono forme più delicate e abbiamo imparato a riconoscerle e rispettarle tutte, più spesso ci sentiamo invece in dovere di ringraziare chi lo rende possibile. Tra questi, per la stupenda e non scontata giornata di Domenica, dobbiamo ringraziare Fondazione Ernesto Pellegrini Onlus, che ha creduto fin dall’inizio nell’importanza di questo momento, gli chef e lo staff della cucina, la direzione aziendale e i dirigenti del Gruppo Pellegrini che hanno contribuito affinchè tutto andasse per il meglio, l’associazione Volontari di Ruben e l’FC Internazionale che hanno donato più di 200 uova di Pasqua, i nostri volontari sempre pronti ad esserci per i nostri commensali e i due volontari la cui presenza ci ha restituito l’importanza del momento; Don Renzo Marnati del Giambellino e Santo Minniti Presidente di Zona 6 sono stati con noi tutto il tempo aiutandoci nella gestione e nella distribuzione dei pasti.
Ovviamente come per l’intero progetto, anche questa giornata è stata possibile grazie alla sensibilità e alla generosità della Famiglia Pellegrini.