Questa settimana è iniziata Martedi con il piacevole riscontro avuto da parte dei nostri commensali sul pranzo di Pasqua. Abbiamo avuto la conferma dell’importanza di aver organizzato quel momento di breve ma significativo incontro, che ha permesso a molte persone e famiglie di passare un momento di serenità e di ritrovata momentanea speranza. Citiamo, uno per tutti, il messaggio di una nostra commensale che su Facebook ci scrive “ Grazie per esserci stati, per le uova che hanno fatto sentire ai nostri figli un’atmosfera di festa, e grazie per aver fatto sentire meno soli e tristi noi adulti Grazie per non averci abbandonato.”
Questo “grazie per non averci abbandonato” ci ha colpito molto e restituito la misura del senso di isolamento che le famiglie in difficoltà stanno percependo in questo momento, che non è “solitudine”, condizione oggettiva di chiunque stia rispettando le restrizioni di movimento, ma “abbandono”, che dipende invece dalla volontà di qualcuno di lasciarti. Questa passaggio dal sentimento di solitudine a quello di abbandono sta riguardando tutte le persone che già vivevano una situazione di fragilità economica e sociale e che oggi realizzano di avere ancora meno chance di ripresa. In questo senso sentiamo la responsabilità di esserci e in questo senso il messaggio della nostra commensale è una conferma che stiamo facendo la cosa giusta, convinti che non è vero che “siamo tutti sulla stessa barca”, ma piuttosto “siamo tutti nella stessa tempesta ma con barche diverse”. E noi abbiamo deciso di aiutare nella navigazione chi ha barche meno performanti, chi ha barche fatiscenti, chi imbarca acqua e chi sa già che rischia di andare a fondo.
E così, il progetto #CISIAMO prosegue a gonfie vele:
“Telefono Ruben”, un piccolo call center che per quattro giorni alla settimana (per ora) vede impegnate volontarie nel chiamare i nostri commensali, soprattutto quelli che non vediamo da tanto tempo, per far sentire la presenza di Ruben, per raccogliere eventuali necessità da indirizzare alle risorse territoriali di contrasto all’emergenza o anche solo per un saluto e una chiacchiera. Telefonate che ricordano ciò che fino a due mesi fa accadeva nella sala del Ristorante Solidale, un modo per condividere nella distanza.
Le telefonate fatte fino ad ora sono moltissime (circa 140 in 5 giorni) e il riscontro da parte delle persone è molto positivo. Ci rendiamo conto che in questo momento entrare nelle case delle persone, anche solo con una telefonata è importante, spesso è l’unico contatto con l’esterno e quasi sempre è un sollievo anche solo pensare di essere nei pensieri di qualcuno e di potersi telefonare di nuovo. Infatti con ogni persona si stabilisce se e ogni quanto risentirsi.
La pagina Facebook: un modo per cercare di diffondere notizie utili a tutta la nostra rete (n° utili, iniziative del Comune e del terzo settore ecc) nella speranza che si diffondano il più possibile sapendo che, nel mare di notizie che può creare confusione, le nostre non sono fake news.
Le video chiamate con i volontari: abbiamo sentito tutti i gruppi settimanali, è stato bello rivedersi, risentirsi, aggiornarsi!! Tante curiosità e tanta voglia di riabbracciarsi. E per chi non si è potuto collegare perché al lavoro, non preoccupatevi, stiamo organizzando nuove date con orari serali.
Infine, un ulteriore aggiornamento riguarda il numero e la tipologia di persone e nuclei familiari che si stanno avvicinando a Ruben: abbiamo infatti dato la possibilità ad alcuni nostri enti segnalatori, di inviarci famiglie e/o persone in difficoltà a causa proprio dell’ attuale emergenza sanitaria/economica. In due settimane abbiamo già emesso quasi 15 tessere, di cui la maggior parte per nuclei famigliari di almeno 4 persone, per un totale di una trentina di persone. Questo, insieme alle numerose telefonate di richiesta di informazioni e sostegno che riceviamo, è per noi il segnale che stiamo iniziando ad intercettare una nuova fetta di popolazione che sta inevitabilmente andando in difficoltà (e che mai lo avrebbe immaginato). Oltre quindi al peggioramento di alcune situazioni già conosciute, effetto prevedibile di questa situazione, diventa visibile e si palesa la difficoltà di alcune categorie che non erano state sfiorate dalla crisi del 2008 o che erano riuscite a rialzarsi: piccoli artigiani, liberi professionisti, commercianti, famiglie monoreddito dove l’assenza della mensa scolastica obbliga a un costo in più giornaliero. Molte persone tesserate a Ruben e che non venivano più stanno tornando, e per molti il semplice costo di 1€ può essere impegnativo. Ma Ruben in questo momento cerca di non abbandonare nessuno e prosegue nell’accompagnare questa drammatica transizione.
Settimana prossima, sempre di venerdi, pubblicheremo nuovi aggiornamenti.
Un caro saluto