La nuova iniziativa che vede impegnata la Fondazione Ernesto Pellegrini onlus nel rendere l’esperienza del Ristorante Solidale Ruben sempre più rispondente alle esigenze dei commensali.
“Piccoli amici di Ruben” è il progetto che vuole dare una risposta alle esigenze di più piccoli, i figli dei nostri commensali, che frequentano Ruben con i loro genitori e che spesso mostrano il volto più duro della povertà, quella inconsapevole, che da un lato segna le loro esistenze e dall’altro evidenzia la capacità dei più piccoli di attraversare le esperienze con spensieratezza e risorse inaspettate.
La nuova iniziativa che vede In un momento di difficoltà socio-economica, in cui si indeboliscono i legami sociali e i processi identitari con un forte rischio di isolamento, Ruben offre un tempo e un luogo di relazione e sollievo. Una sospensione momentanea dal bisogno che può generare le premesse per una ripartenza. Ruben può così divenire davvero quel luogo conviviale nel quale, come accadeva una volta, davanti ad un piatto consumato insieme si riscopre il valore della mutualità, della condivisione e dove i problemi dei singoli trovano risposta nell’azione dell’intera comunità di appartenenza.
Crediamo che attivare la Comunità di appartenenza, operando sul concetto di responsabilità condivisa, sia un obiettivo fondamentale per la Fondazione Ernesto Pellegrini.
Per questo siamo convinti che per la Fondazione integrarsi con le altre realtà di assistenza, socialità, educazione e aiuto sociale e sia una parte essenziale di un arcipelago virtuoso in cui ognuno, con la sua specificità, dà il suo contributo alla realizzazione di progetti sociali per la comunità.
All’interno di questa dimensione e su questo obiettivo si colloca il Progetto Bimbi:
L’idea è quella di costruire una partnership territoriale e di prossimità con Happy Child che possa generare un progetto di risposta al bisogno educativo e ludico dei bimbi e delle bimbe di Ruben, che hanno diritto, come i loro genitori, di trovare durante il tempo della cena (del dopo cena) un momento di sollievo da una situazione che indirettamente colpisce anche loro.
Quello che per un adulto è sollievo e ristoro oltre al cibo, deve esserlo anche per i più piccoli, che oltre al cibo devono trovare spensieratezza, attività e gioco.
Il valore e il tasso di innovazione del progetto, infatti, non risiede semplicemente nella progettazione e nella realizzazione di un intervento/servizio per più piccoli, ma nell’ideazione e nella costruzione di piccoli modelli di welfare che offrano nuove soluzioni al tema della sostenibilità, dello sviluppo di comunità territoriali coese e responsabili, della creazione di nuovi strumenti che favoriscano l’integrazione e la sinergia tra Fondazione e privato, aziende, istituzioni e terzo settore, cittadini e territorio.
Da questo punto di vista diventa fondamentale la condivisione dei nostri partner di questi importanti principi orientati alla responsabilità collettiva, che nel caso di Happy Child trova il suo naturale riferimento nella “Responsabilità sociale di impresa” intesa, nel gergo economico e finanziario, l’ambito riguardante le implicazioni di natura etica all’interno della visione strategica d’impresa: è una manifestazione della volontà delle grandi, piccole e e medie imprese di gestire efficacemente le problematiche d’impatto sociale ed etico al loro interno e nelle zone di attività.