Il progetto della Fondazione a sostegno di chi si trova in situazioni temporanee di emergenza e di fragilità economiche e sociali. Ristorante Ruben a Milano, in via F. Gonin 52.
Ruben è aperto dal lunedì al sabato ed è in grado di servire fino a 350 coperti tra le 18.45 e le 20.45. Ai commensali, Ruben offre una sospensione momentanea dal bisogno, ma anche un momento di ricarica e di nuova motivazione attraverso:
Lo spazio: si cena dove si è già cenato
Un ambiente curato, dove ci si possa sentire a casa, dove si possa cenare anche con la propria moglie e i propri figli. Un luogo dove ritrovare e ritrovarsi, dove riconoscersi.
Il tempo: nessuna fretta
Vogliamo che il tempo vada oltre quello strettamente necessario a consumare il pasto. La nostra prospettiva è quella dello stare insieme a tavola, di un momento dedicato alle relazioni umane e sociali che da sempre caratterizzano il pasto come un’occasione di convivialità.
La scelta: ognuno ha i suoi gusti
La possibilità di scegliere, ogni sera, tra due o più proposte è molto più vicina all’idea di Ristorante e, quindi, di normalità.
Il conto: pago la mia cena
Grazie al contributo della Fondazione, il costo del pasto per ogni commensale è di 1 euro. Per i minori di 16 anni, il pasto è gratis.
Per accedere al Ristorante Ruben occorre rivolgersi presso un Centro d’Ascolto, un’Associazione o un ente della rete di Ruben o presso il Ristorante in via Gonin 52.
I Centri d’Ascolto e le Associazioni hanno il compito di valutare i bisogni delle persone e delle famiglie e verificare criteri e parametri d’accesso al servizio. Il processo di selezione è di totale competenza degli enti della rete; la Fondazione, attraverso una sezione dedicata nel proprio sito internet, riceve le segnalazioni dagli enti accreditati. Una volta segnalata, la persona può rivolgersi all’Ufficio Tessere della Fondazione, dal lunedì al sabato, dalle 17.00 alle 19.30 e ritirare la propria tessera d’accesso al Ristorante. La tessera, che ha validità di 60 giorni, può essere rinnovata, previo un ulteriore colloquio di valutazione presso l’ente dal quale era pervenuta la prima segnalazione. La tessera da diritto al numero di cene richieste e attribuite in fase di colloquio di selezione; la persona o il nucleo familiare possono richiedere di cenare tutti i giorni, dal lunedì al sabato, o solo per alcuni giorni alla settimana, a seconda della loro condizione e del loro bisogno.
I pasti sono preparati dai cuochi e dagli operatori Pellegrini. Settimanalmente, con la supervisione di dietologi e nutrizionisti, viene stabilito un menù, che garantisca un’alimentazione completa ed equilibrata. La composizione del pasto prevede: un primo, un secondo, un contorno caldo o freddo, frutta o dolce, pane e bevande a libero consumo. Per scelta non vengono serviti cibi fritti e alcool. Le bevande, servite con dispenser per abbattere la produzione di rifiuti plastici e in alluminio, sono prodotti eco-efficienti e del mercato equo e solidale. L’approvvigionamento di generi alimentari segue il normale percorso degli acquisti effettuati dalla Pellegrini spa.
Pur essendo possibile, per le aziende agroalimentari, effettuare donazioni al Ristorante, Ruben ha scelto di non utilizzare gli alimenti provenienti dai circuiti di recupero delle eccedenze. Ruben, oltre che accogliere e sostenere le persone, prova a dire alle nostre comunità che il diritto al cibo non può essere sovrapposto e coincidere con il diritto alle eccedenze o allo scarto del cibo stesso. Ruben, ricorrendo ai servizi della Pellegrini spa che acquista sul libero mercato le derrate alimentari, riconosce ai suoi commensali il diritto ad un cibo, sano e buono.
Spesso le mense per i poveri sono povere a loro volta, potendo fare conto su risorse esigue e difficili da reperire. Ruben prova a dire, con la sua esperienza, che il povero può usufruire di un servizio “ricco”, che un servizio rivolto alla povertà può anche non essere povero.
Il Ristorante Ruben è attrezzato con seggioloni e fasciatoio, per facilitare la fruizione del servizio alle famiglie con bimbi piccoli.